venerdì 4 settembre 2009
La superficie è la traccia capace di segnalare la sostanza.
Pelle, limite, contorno, allude all’oggetto senza esaurirlo.
Nasce con lui, ne registra la storia e ne rappresenta il cambiamento, il divenire.
Tutto ciò che riusciamo a vedere.
La linea è la persistenza del punto.
Tutto, intorno, si muove, si svolge la pellicola del tempo, ruota lo spazio.
Sempre se stesso, ogni istante diverso.
Un'idea persistente e ostinata: Io sono.
Nell'immobilità appare traccia, gesto, fendente.
Ne scorgiamo l'effetto, a ritroso, proiettando nel presente ciò che è Stato.
wip
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